di Paolo Santanelli
NAPOLI non ha bisogno di un
apprendista stregone ma di un vero sindaco, di qualcuno con progettualità, che
affronti nella giusta ottica il futuro di una città che sta morendo, senza
costringerci a discutere sempre degli stessi problemi che ci affliggono dal '93
(rifiuti, traffico, smog, parcheggi, manutenzione stradale, lavoro, riduzione
della spesa pubblica, turismo, patrimonio monumentale, ecc.).
Invitare Obama a Napoli o
inviare un video ad Al Pacino, a chi è stato utile, alla visibilità personale
del Sindaco o al bene di Napoli? Autocelebrazione e tanto "ego" nella
politica di De Magistris senza ricordare però che chi amministra dovrebbe avere
l'obbligo di porsi delle priorità. E quali necessità hanno fatto preferire una
spesa di tanti milioni di euro per poche regate amichevoli spacciate
impropriamente per American's Cup quando poi l'Unesco è stata costretta a
richiamare all'ordine il Sindaco di Napoli per lo stato di abbandono in cui
versa il centro storico? Una manifestazione che alla pari dell'anno scorso non
porterà nessun beneficio alla nostra città, solo costi, disagi e mancati
guadagni per commercio e ristorazione. Si perché mentre gli americani, a cui è
stato concesso di portarsi anche il cibo da casa, non metteranno nemmeno il
naso fuori dal loro villaggio, i frequentatori abituali di Chiaia preferiranno
altri "lidi" nell'impossibilità di parcheggiare le auto o nel rischio
di trovarsi imbottigliati nel traffico. E ciò a causa di una irresponsabile
"faraonica" ZTL attuata senza avere prima istituito servizi minimi
accessori (garages; mezzi pubblici) ed in barba alla topografia di una città a
sviluppo ortogonale e longitudinale, per questo incompatibile con una eccessiva
estensione di continuo della ZTL.
Vogliamo parlare poi della più
lunga pista ciclabile d'Europa che ha visto addirittura il nostro sindaco
concedersi il privilegio di andare in deroga al codice della strada,
permettendo alle biciclette di transitare in controsenso o addirittura sul
marciapiede? Oppure dei soldi spesi per disegnare loghi di biciclette ed
approntare le piste? Tutti monumentali esempi della sua
"magnificenza", attuati con la solita arroganza indifferente ai
palazzi della Riviera di Chiaia che crollano, agli alberi secolari della Villa
Comunale che muoiono, alle strade ridotte a colabrodo, alle scuole non messe in
sicurezza, alla differenziata ancora al palo che ci costa tra l’altro una multa
salata ed il ritiro dei fondi europei, alle periferie abbandonate a se stesse
con delinquenza e microdelinquenza che la fanno da padrone.
In questa città dove si muore
per un albero sradicato dal maltempo e dall’incuria dell’ufficio giardini, sembra
non esserci nulla di più importante dello stadio di calcio, tanto da riempire
le pagine del più letto quotidiano cittadino per ben tre giorni.
E no, signor sindaco: qua non
se ne può più, il vaso è pieno. Di tutte le promesse fatte in campagna
elettorale.... nemmeno l'ombra, altro che democrazia partecipata!
La smetta allora con
l'arroganza, la smetta di fare lo sbruffoncello, la smetta di atteggiarsi a
capovillaggio con aspirazioni da imprenditore ed al posto della bandana indossi
invece il tricolore e.... cominci a fare veramente il Sindaco, se non altro per
amore di questa città che le ha dato i natali!