mercoledì 6 luglio 2016

QUALE FUTURO PER IL CENTRO-DESTRA NAPOLETANO

Dalle ceneri rinascerà un fiore

di Paolo Santanelli

Con la sconfitta di Lettieri il centro-destra napoletano non ha perso solo una partita ma la finale del torneo più importante di tutta una stagione.

Débacle annunciata che come previsto da Fratelli d'Italia, si è abbattuta alla stessa maniera di cinque anni fa, come una scure sul candidato Lettieri.
Il tempo non è difatti bastato a colmare il divario fra i due contendenti perché al populismo rivoluzionario di De Magistris non si è stati capaci di contrapporre una figura carismatica che avesse nel contempo sia la saggezza e la preparazione di chi ha frequentato una scuola di partito che quell'imprevedibile indole avventuriera di chi ha la giovane età dalla sua parte, una figura unitaria, condivisa, che unisse e non dividesse l’elettorato di centro-destra.

Per vincere occorreva allora scegliere “un altro”, qualcuno con un passato inossidabile che partisse alla pari senza dover prima recuperare quella quota di credibilità politica persa nella sconfitta di cinque anni prima. Per vincere occorreva qualcuno che ergendosi a capo dell'opposizione raccogliesse il vero senso della sfida e non risultasse contraddittoriamente con i suoi presupposti, il consigliere comunale più assente della precedente consiliatura. Qualcuno in grado di far convivere dentro sé allo stesso tempo il fuoco dell'innovazione con la saggezza delle tradizioni e che fosse populista al punto giusto da motivare, coinvolgere ed infiammare, tutto il centro-destra e non solo una parte di esso.
Qualsiasi recriminazione però adesso è inutile. Oggi occorre solo riflettere sui motivi della bocciatura elettorale per farne tesoro e gettare le basi per un futuro di rinascita
Per fare ciò sarà tuttavia indispensabile che l'attuale classe dirigente faccia un passo indietro e in un atto di dovuta contrizione nei confronti del proprio elettorato, riconosca i propri errori e nel contempo le ragioni di quella parte del centro-destra che ha preferito annullare se stessa pur di non prendere in giro i propri elettori con false chimere. Ora più che mai si dovrà comprendere che in una coalizione non vince chi mostra muscoli e portafoglio ma chi invece ha il coraggio di lottare per le proprie idee dimostrandone il valore anche a costo della propria sopravvivenza.
E’ con questi presupposti allora, che tutti dovranno sedere quanto prima intorno ad un tavolo a fumare il "calumet della pace" per scegliere contrariamente a qualsiasi aspettativa, con largo anticipo, un candidato da contrapporre a De Magistris fra cinque anni, il più idoneo ma soprattutto condiviso.
Solo in questa maniera il centro-destra darà prova tangibile di fattiva coesione e potrà riconquistare il proprio elettorato, non illudendo ma entusiasmando.

Questi sono i miei auspici.

sabato 4 giugno 2016

SCARICA IL FAC-SIMILE DELLA SCHEDA ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2016

COME SI VOTA?

Vi ricordo che alla Municipalità si vota con scheda arancione mentre al comune con scheda azzurra. Per il comune il voto può essere disgiunto ossia potranno essere scelti sindaco e consiglieri appartenenti a schieramenti differenti mentre questo non sarà possibile alla municipalità dove da quest’anno è stata imposta anche la preferenza di genere ossia nel caso si diano due preferenze una dovrà essere obbligatoriamente femminile.
Sarà possibile votare nel seguente dei modi:
1) Nessuna preferenza ma si dovrà barrare il simbolo del partito ed il nome del candidato Sindaco o Presidente di Municipalità;
2) Una sola preferenza maschile o femminile;
3) Due preferenze ma obbligatoriamente una maschile ed una femminile.

Nel caso vengano espresse due preferenza dello stesso genere sarà ritenuta nulla la seconda ma in nessun caso potrà essere annullata la scheda.
Per i rappresentanti di lista ricordo che il criterio principe per validare le schede dubbie è quello di stabilire la volontà dell’elettore.

P.S.: Diffondi questo messaggio

giovedì 28 aprile 2016

Di fatto non è Fratelli d'Italia (FdI) ad aver rotto con Forza Italia ma l'esatto contrario. La scelta di candidare Marchini a Sindaco di Roma al posto di Bertolaso, è stata una chiara mossa contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che immeditamente rompono tutti gli accordi elettorali: in bilico anche Milano.
Che Berlusconi fosse la quinta colonna del PD era oramai cosa chiara fin dall'appoggio al governo Monti e dal patto del Nazareno, per cui non ci sarebbe da meravigliarsi se addirittura dovesse convergere sul candidato del PD.
A FdI, correndo solo, spetterà l'arduo compito di ricostruire la destra italiana dalle rovine dell'alleanza catastrofica con Berlusconi con il sacrificio di tanti consiglieri uscendi costretti solo a candidature di necessità ma alla lunga son certo che ci ripagherà riconsegnandoci un partito depurato da quella melma con la quale ci siamo dovuti necessariamente mischiare in nome della grande alleanza

domenica 24 aprile 2016

ECCO IL CONSIGLIO DI MUNICIPALITA' CHE IO SOGNO!


"Voglio una Municipalità che sia casa dei cittadini"

di Paolo Santanelli
Ad ormai poco tempo dalla scadenza della presentazione delle liste e dopo le recenti dichiarazioni di Brunetta, è molto probabile che anche il centro-destra napoletano si presenterà diviso alle prossime elezioni amministrative e ciò grazie all'arrogante testardaggine di Berlusconi che a Roma non ha voluto saperne di ritirare la candidatura a sindaco di Bertolaso per far posto a quella del leader di "Fratelli d'Italia" (FdI), Giorgia Meloni. Questa candidatura condivisa fortemente anche da Matteo Salvini che come ricorderete abbandonò la coalizione in seguito ad improvvide esternazioni di Bertolaso sui ROM fortemente incompatibili con il programma politico del suo partito, avrebbe invece potuto rappresentare una mossa vincente per il centro-destra romano dal momento che i sondaggi vedono ancora oggi, la Meloni fortemente preferita a Bertolaso nel ballottaggio con la candidata del “M5S”.

Se allora lo scacchiere politico romano dovesse rimanere immutato, "Fratelli d’Italia” oltre che a Roma correrà da solo anche a Napoli, dove contrapporrà al candidato sindaco Gianni Lettieri, anch’esso imposto arbitrariamente e senza alcuna preventiva concertazione da Berlusconi, il parlamentare Marcello Taglialatela.

In questa eventualità io sarò il candidato di “Fratelli d’Italia” alla Presidenza della Prima Municipalità (Chiaia-Posillipo-S. Ferdinando), da quindici anni guidata del centro-destra con Fabio Chiosi. So bene che questa competizione elettorale non sarà per me una passeggiata ma non per questo mi sento già sconfitto in partenza, nutrendo le stesse speranze di Davide prima di sfidare il gigante Golia. Se difatti Davide contava sulla mano di Geova e sul fatto di avere già ucciso un orso ed un leone che minaccavano il suo gregge, io a differenza degli altri candidati miei antagonisti, semplici "scelte nominali” scaturite da oscure logiche di potere fra correnti di partito, ho un ineguagliabile “asso nella manica” rappresentato dalla mia storia personale. Quella di un’anima ribelle che da anni si batte, in prima linea, contro i soprusi di un’amministrazione comunale miope ed ipoacusica che ha finito col ridurre uno dei più bei quartieri di Napoli, a terra di nessuno, quando invece avrebbe dovuto rappresentare una fucina di attività produttive, volano di economia ed esempio per tutta la città.

Spero allora fortemente che i cittadini del mio quartiere al momento di esprimere la loro preferenza elettorale, si ricordino di tutto ciò che ho fatto e si domandino dove erano coloro che oggi ambiscono alla presidenza della municipalità quando io ed un manipolo di amici, il 10 novembre 2007, in un momento in cui Napoli toccava il fondo grazie allo scandalo sulla “munnezza”, portammo tremila persone, giovani e meno giovani, in piazza ad esercitare il loro sacrosanto diritto alla protesta; dove erano mentre noi contestavamo scelte politiche criminose sotto la Regione e sotto il Comune o quando in segno di protesta sventolavamo mutande in piazza dei Martiri o quando ancora difendevamo sotto la Cassa Armonica ed in Villa Comunale, il nostro patrimonio artistico ed arboreo contro l’indifferenza di una classe politica intenta a macinare solo interessi personali; dove erano tutti costoro durante i nostri sit-in fuori la scuola De Amicis a perorare la causa di una palestra promessa ma mai data alla cittadinanza o fuori il Garage Morelli ad esigerne l’immediata apertura; dove erano costoro mentre noi, seduti intorno ad un tavolo a Palazzo S. Giacomo eravamo intenti a presentare al Sindaco Iervolino e al City Manager Massa, progetti di parcheggi sotterranei da eseguire in Project Financing a Chiaia.

Spero proprio che i cittadini terranno in debito conto tutto ciò, dandomi così la possibilità con il loro voto, di organizzare un Consiglio di Municipalità innovativo e moderno che esca fuori dai canoni politici tradizionali. La Municipalità che io immagino dovrà assolvere al suo originario ruolo di “trait-d’union” tra politica e territorio, abbandonando sale e luoghi comuni di autocelebrazione dovrà scendere per strada in mezzo alla gente, ad ascoltare, a parlare, a far proprie istanze ed esigenze, tramutandole poi in azione politica. Una Municipalità casa dei cittadini che faccia di meritocrazia e competenza, il suo credo (e non solo a chiacchiere), dando spazio non a nomine politiche ma a coloro che in questi anni hanno concretamente dato prova di capacità con competenza, caparbietà e fattività. Una Municipalità che non potrà non tenere in debito conto l’entusiasmante ruolo ricoperto dall’associazionismo civico in questi ultimi anni, unica grande novità in un mediocre panorama politico napoletano, perché una Municipalità che si rispetti deve necessariamente far sue idee ed iniziative di valore, rimanendo al fianco di tutti coloro che senza chiedere nulla, gratuitamente, da anni si battono solo in nome della verità e della giustizia.

Ebbene, se il Sindaco De Magistris ha liberamente donato ai centri sociali e non si sa a quale titolo, l’uso del complesso monumentale dell’ex Asilo Filangieri, nessuno si scandalizzerà, allora, se un Presidente di Municipalità assegnarà all’associazionismo civico, per tutta la durata del suo mandato ed in segno di sprone, l’uso gratuito di una sala riunioni, dando così vita ad un laboratorio continuo di osservazione, di controllo e di iniziative, in stretta collaborazione con la Municipalità stessa.

Ecco il Consiglio di Municipalità che io sogno!

martedì 5 aprile 2016

E' qualche anno che mi domando perché la scelta del materiale per la pavimentazione stradale cada sistematicamente quasi ossessivamente, sulla pietra lavica etnea quando precedenti esperienze di restyling con questo matieriale si sono rivelate fallimentari. Materiale fragile e poroso che già dopo poco tempo dalla posa offre allo sguardo una visione esteticamente sgradevole. Ed allora perché tutto ciò? I malpensanti potrebbero immaginare interessi occulti per cui non sarebbe poi così illogico andare ad indagare ma solo per diritto di trasparenza

martedì 15 marzo 2016

MARCIA INDIETRO DI COMUNE E SOVRAINTENDENZA SULLA CASSA ARMONICA

I vetri della corolla saranno colorati e non bianchi

di Paolo Santanelli

Le associazioni vincono su tutto il fronte ed il Ministero, a cui era stato inviato un dossier particolareggiato, bacchetta Comune e sovraintendenza con un'immediata ordinanza di rimozione dei pannelli della discordia così che i vetri ora finalmente, saranno gialli e verdi e non bianchi e di policarbonato.
Vittoria allora su tutta la linea per cui da oggi le associazioni civiche che hanno preso parte all'azione, potranno gustarsi un successo importante grazie alla caparbietà, professionalità e capacità organizzativa della promotrice Antonella Pane, alla quale in questi ultimi giorni non erano stati lesinati giudizi talora anche forti.
A leggere però bene tutte le carte, in un paese civile ci si sarebbe quanto meno aspettati le dimissioni dell'assessore Piscopo e del sovraintendente Garella, se non altro per la loro arroganza che coniugata all'approssimazione dei loro uffici, non li hanno fatti sicuramente figurare amministratori virtuosi.
Non da meno gli argomenti a discolpa dei due manager che hanno dichiarato, l'uno (Piscopo) di avere operato sulla base di una riproduzione iconografica della Cassa Armonica rivelatasi poi essere non di Alvino ma nemmeno di un suo coevo e l'altro (Garella) di non avere ritenuto che le problematiche di natura acustica rientrassero nelle competenze della sovraintendenza quando invece qualche anno fa, fu proprio il suo ufficio a bloccare i lavori di riqualificazione del teatro S. Carlo a causa del tessuto delle poltrone che era risultato troppo fono-asserbente.
Che Piscopo e Garella si arrampichino sugli specchi, è alquanto evidente ma ciò che è drammatico è che entrambi resteranno, indisturbati, al loro posto di comando nonostante la grossolana figuraccia fatta non solo con le associazioni civiche ma con la città e con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali diretto da Dario Franceschini.

sabato 12 marzo 2016

LE PRIMARIE DEL PD A NAPOLI...


TRIONFO DI BASSOLINO O SCONFITTA DEL PD?

di Paolo Santanelli

Le primarie del centro-sinistra, lungi dall’essere state un esercizio di democrazia, si sono rivelate solo un’arrogante prova di forza e di potere tra “bande”, confermando così che le “chiacchiere” di cinque anni fa… forse tanto chiacchiere poi non erano.
L'unico dato certo è che ad uscirne sconfitto è stato il PD sia per i sospetti di brogli che gravano sulla renziana Valeria Valente che per l'atto di forza del sempre-verde Bassolino in grado da solo, di contrastare il partito del Presidente del Consiglio. Ovvio epilogo questo per un partito, già da tempo sull’orlo di una “crisi di nervi”, costretto a riciclare come candidato sindaco, due personaggi che nell’inconscio collettivo dei napoletani evocano ancora tristi ricordi.
Se già il nome di Bassolino risuonava difatti a disdoro per tutti i napoletani, da Renzi ci si sarebbe aspettato qualcosa di più che riproporre un'altra figura del "decadentismo napoletano", facilmente ricollegabile come il suo diretto antagonista ad un triste passato, ancora troppo vicino per essere già stato dimenticato: Valeria Valente delfino di Bassolino e già assessore della Giunta Iervolino.
Da Renzi, come dicevo, ci si sarebbe aspettato qualcosa di più a conferma proprio delle sue parole, ripetute finanche qualche giorno fa su di un cantiere dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria: "... l'Italia deve ripartire per cui noi chiameremo gli uomini migliori alla guida del paese...".
Matteo, ma se la Valente è uno dei personaggi “migliori” che il PD è stato in grado di schierare, cosa dovremmo mai aspettarci dagli altri?

domenica 28 febbraio 2016

"CORDOLO UMANO" IN VIA CARACCIOLO

I PRESENTI E GLI ASSENTI INGIUSTIFICATI

di Paolo Santanelli
  
"Cordolo umano" sabato mattina in via Caracciolo per protestare contro la decisione del Sindaco De Magistris di dare il via ai lavori di delimitazione della pista ciclabile con un PERICOLOSO cordolo in pietra lavica dallo spropositato costo di 160mila € (IVA compresa).
Alla manifestazione erano presenti numerose sigle di associazioni e comitati civici, il Presidente della 1 Municipalità Fabio Chiosi, i parlamentari On. Marcello Taglialatela e On. Enzo Rivellini, entrambi candidati alla poltrona di primo cittadino per "Fratelli d'Italia" e per "Napoli Capitale" ed il candidato del centro-destra Gianni Lettieri.
Spiccava invece l'assenza di tutti i candidati alle primarie del centro-sinistra per i quali è lecito domandarsi se questa assenza ingiustificata sia dovuta a mancanza di interesse per la questione del "cordolo" o per il lavoro dell'associazionismo civico perché è certo che la presenza contemporanea di tutti, avrebbe rappresentato, per i cittadini, un segnale di forte disapprovazione della dirigenza politica di questa città nei confronti del Sindaco De Magistris.

sabato 27 febbraio 2016

PAESE CHE VAI TOPONOMASTICA CHE TROVI!


LA TOPONOMASTICA NON E' UN'OPINIONE.... O ALMENO NON DOVREBBE ESSERLA!

di Paolo Santanelli


La toponomastica non era certamente un argomento di cui l'amministrazione comunale Iervolino poteva andarne fiera. Dopo il noto errore nell'apporre una targa sbagliata in Largo della Ferrantina che riportava invece "Largo Ferrandina", ecco che la nostra associazione ne scopre un altro ed anche questo in pieno centro commerciale napoletano: la nobile figura della poetessa Vittoria Colonna viene trasformata dall'ignorante di turno pagato con i soldi dei contribuenti, in un ignoto sig. Vittorio Colonna.
Un errore questo che si è perpetuato per altri 5 anni senza che nessuno dell'amministrazione De Magistris vi abbia fatto caso. Ora basta! Abbiamo atteso tanto tempo per segnalarlo solo per testare l'efficienza della macchina comunale in tema di controlli.
Ma è questa l'attenzione che merita il "salotto" di Napoli dove le più importanti firme della moda e della gioielleria hanno deciso di investire con i loro negozi?
Qualora se ne fosse poi accorto un turista cosa avrebbe mai dovuto pensare dei napoletani incapaci addirittura di tutelare il proprio patrimonio culturale?

venerdì 26 febbraio 2016

ASSOCIAZIONI CIVICHE SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO IL SOVRAINTENDENTE GARELLA

DOPO LA CASSA ARMONICA SI PROFILA UN'ALTRA BATTAGLIA SUL CORDOLO DI VIA CARACCIOLO FRA ASSOCIAZIONI CIVICHE E SOVRAINTENDENZA

di Paolo Santanelli 

Continua la querelle fra il sovraintendente Garella e le associazioni civiche.
A scatenare l'ira dell'arch. Antonella Pane presidente dell'associazione Progetto Napoli, questa volta è stata un'intervista polemica rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, con la quale Garella avrebbe tentato di sminuire e ridicolizzare, l'operato del mondo associativo colpevole paradossalmente di avere solo sventato lo sfregio monumentale della Cassa Armonica di Enrico Alvino in Villa Comunale che altrimenti sarebbe stata mutilata, per pigra ignoranza, della bellezza della corolla a vetri policromi verdi e gialli, con banali pannelli in policarbonato bianco.
"Al posto di un dignitoso mea culpa", aggiunge il presidente Pane, "il sovraintendente ha invece rilanciato criticando addirittura il sit-in previsto sabato mattina contro il cordolo di via Caracciolo".
"Sia ben chiaro che daremo battaglia ad ogni tentativo di censura, di delegittimazione e di demonizzazione, rivolgendoci se costretti, anche a chi ha più autorità in materia come il Ministero dei Beni Culturali e l’Unesco".
"Soprintendenza e Comune, dovrebbero ringraziarci" chiosa la Pane, "per avere svolto correttamente ed a titolo gratuito, un lavoro di ricerca storica che loro pur essendo retribuiti, avevano eseguito male".
L'appuntamento allora è per sabato 27 febbraio alle ore 10 all'incrocio fra viale Dhorn e via Caracciolo, per impedire un altro schiaffo alla città perpetuato in barba al vincolo paesaggistico.

venerdì 19 febbraio 2016

BASTA CON LE FIGURE ELETTIVE IMPOSTE DALL'ALTO!

PRESIDENZE DI MUNICIPALITA': NOMINE MERITOCRATICHE O GUERRA TRA BANDE?

di Paolo Santanelli


Dopo i tanti fallimenti della politica che da anni impone agli elettori figure poco rappresentative, è giunta l'ora di dare la parola ai cittadini. Se difatti è a loro a cui si chiede il voto perché mai non dovrebbero essere loro a scegliere il candidato da votare?
In fin dei conti non si tratterebbe altro che di DEMOCRAZIA PARTECIPATA, pratica molto frequentemente chiamata in causa ma altrettanto frequentemente disattesa... da tutti!
In considerazione di ciò ho allora deciso di aprire questa pagina al fine di creare, su suggerimento di numerosi amici, un movimento d'opinione intorno ad una mia eventuale candidatura alla PRESIDENZA della MUNICIPALITA' 1 in occasione delle prossime elezioni amministrative.
Per chi non mi conoscesse sono un professionista, incensurato con comprovata esperienza nell'ambito dell'associazionismo civico attivo. Da più di 10 anni combatto contro la cattiva amministrazione al solo scopo di migliorare la qualità della vita nel mio quartiere (scuole, parcheggi, mercatini rionali, restyling, movida, viabilità, sicurezza, ecc.) abbandonato da scellerate scelte politiche, ad un inesorabile degrado che ha finito col livellare anche questa municipalità verso il basso come tutta la città.
Affinché questa pagina esuli però la banalità dell'autocelebrazione e divenga invece fucina di idee e laboratorio politico, sarà indispensabile che anche voi facciate la vostra parte attraverso il consenso dei "LIKE" e la partecipazione attiva a discussioni e proposte. Potrete inoltre, pubblicare post da discutere nonché denunciare fattacci che avvengono nella nostra municipalità.
Vi assicuro che di idee ne ho molte e sicuramente a mancarmi non saranno iniziativa e volontà, per cui conoscendo il mio territorio ritengo di possedere LA RICETTA GIUSTA, quella a confronto della quale l'ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, sembrerà essere stato solo un boy-scout in una colonia di vacanza. Sono difatti fermamente convinto che essendo le Municipalità il "trait d'union" fra politica e cittadinanza, Presidente e Consiglieri tutti, devono svolgere il proprio mandato quotidianamente per strada, operando l'esercizio del controllo, della vigilanza ma soprattutto della condivisione di tutto ciò che fanno, con la cittadinanza.
Onestamente spero che la mia storia personale, politica e le mie capacità, congiuntamente al vostro consenso, possano realmente convincere qualcuno a sponsorizzare la mia candidatura in uno schieramento di centro-destra. Candidatura di un uomo che ama troppo la sua città per non scendere nuovamente in campo ad urlare... "E' ORA DI DIRE BASTA!"