di Paolo Santanelli
Il
povero Balotelli ha avuto una settimana difficile.... fama, successo,
donne e tanti soldi per lavorare divertendosi, sono fatiche che non
vanno sottovalutate.
Povero super Mario, vorrei aiutarlo. Forse per fargli passare lo stress di una settimana così difficile lo si potrebbe mandare a fare la fila ad un ufficio postale per pagare acqua, luce e gas, a far la spesa al supermercato o a scuola dei miei figli a parlare con gli insegnanti; lo farei alzare ogni mattina alle 6,30 per essere puntuale alle 8,00 sul posto di lavoro (caso mai una fabbrica); e perché no, lo farei scervellare per trovare i soldi per pagare l'assicurazione di auto e moto o per arrivare dignitosamente a fine mese assolvendo a tutti i compiti a cui è preposto un buon padre di famiglia.
E invece no, il povero Mario per lavorare deve svegliarsi alle 10, per poi, costretto alla guida di una supercar, recarsi ad un duro allenamento di 4 ore.... Il tutto per una partita di novanta minuti che gli frutta milioni di euro di contratto e non so quanto in diritti pubblicitari. Che sfiga, povero Mario, certo che il non saper cosa fare di tutti quei soldi crea tensioni; dove metterli, come investirli, come spenderli... tutto ciò è l'anticamera della nevrosi... ansia da prestazione di spesa! Ed allora, il poverino, divorato dallo stress, esplode in comportamenti antisociali: come non giustificarlo?
Povero super Mario, vorrei aiutarlo. Forse per fargli passare lo stress di una settimana così difficile lo si potrebbe mandare a fare la fila ad un ufficio postale per pagare acqua, luce e gas, a far la spesa al supermercato o a scuola dei miei figli a parlare con gli insegnanti; lo farei alzare ogni mattina alle 6,30 per essere puntuale alle 8,00 sul posto di lavoro (caso mai una fabbrica); e perché no, lo farei scervellare per trovare i soldi per pagare l'assicurazione di auto e moto o per arrivare dignitosamente a fine mese assolvendo a tutti i compiti a cui è preposto un buon padre di famiglia.
E invece no, il povero Mario per lavorare deve svegliarsi alle 10, per poi, costretto alla guida di una supercar, recarsi ad un duro allenamento di 4 ore.... Il tutto per una partita di novanta minuti che gli frutta milioni di euro di contratto e non so quanto in diritti pubblicitari. Che sfiga, povero Mario, certo che il non saper cosa fare di tutti quei soldi crea tensioni; dove metterli, come investirli, come spenderli... tutto ciò è l'anticamera della nevrosi... ansia da prestazione di spesa! Ed allora, il poverino, divorato dallo stress, esplode in comportamenti antisociali: come non giustificarlo?
Vorrei allora solo
dirgli che io a 23 anni mi divertivo un mondo a giocare a pallone e se
mi avessero anche pagato mi sarei divertito ancor più. Ma solo ora
capisco, assistendo alle sue sofferenze, la fortuna che ho avuto a non
avere tutti questi stress... non lo sapevo ma che culo!