domenica 16 febbraio 2014

UNA LACRIMA SUL VISO

BALOTELLI IN LACRIME: TROPPO STRESS?

di Paolo Santanelli


Il povero Balotelli ha avuto una settimana difficile.... fama, successo, donne e tanti soldi per lavorare divertendosi, sono fatiche che non vanno sottovalutate.
Povero super Mario, vorrei aiutarlo. Forse per fargli passare lo stress di una settimana così difficile lo si potrebbe mandare a fare la fila ad un ufficio postale per pagare acqua, luce e gas, a far la spesa al supermercato o a scuola dei miei figli a parlare con gli insegnanti; lo farei alzare ogni mattina alle 6,30 per essere puntuale alle 8,00 sul posto di lavoro (caso mai una fabbrica); e perché no, lo farei scervellare per trovare i soldi per pagare l'assicurazione di auto e moto o per arrivare dignitosamente a fine mese assolvendo a tutti i compiti a cui è preposto un buon padre di famiglia.
E invece no, il povero Mario per lavorare deve svegliarsi alle 10, per poi, costretto alla guida di una supercar, recarsi ad un duro allenamento di 4 ore.... Il tutto per una partita di novanta minuti che gli frutta milioni di euro di contratto e non so quanto in diritti pubblicitari. Che sfiga, povero Mario, certo che il non saper cosa fare di tutti quei soldi crea tensioni; dove metterli, come investirli, come spenderli... tutto ciò è l'anticamera della nevrosi... ansia da prestazione di spesa! Ed allora, il poverino, divorato dallo stress, esplode in comportamenti antisociali: come non giustificarlo?
Vorrei allora solo dirgli che io a 23 anni mi divertivo un mondo a giocare a pallone e se mi avessero anche pagato mi sarei divertito ancor più. Ma solo ora capisco, assistendo alle sue sofferenze, la fortuna che ho avuto a non avere tutti questi stress... non lo sapevo ma che culo!

sabato 11 gennaio 2014

VIABILITA' URBANA E QUALITA' DELLA VITA

Pedonalizzazione dell'asse via Filangieri - via dei Mille
di Paolo Santanelli
Pedonalizzare l'asse via Filangeri - via dei Mille (fino all'incrocio con via Nisco - via del Vasto a Chiaia) rappresenterebbe a mio avviso una soluzione valida per contrastare il degrado progressivo della qualità della vita di questo quartiere, rivitalizzando nel contempo, anche il commercio. Per chi fosse scettico basta guardare quante persone passeggiano sugli ampi marciapiedi di via Toledo rispetto invece al caos di autovetture, ciclomotori e camion, che altro non fanno che fare scappare le persone da Chiaia verso altri lidi, quali i più comodi centri commerciali o grossi discount, provvisti finanche di parcheggio per le auto.
Prima di tutto sulla falsa riga di via Toledo allargherei i marciapiedi restringendo la carraggiata al passaggio di un solo automezzo, consentendo così un comodo passeggio per lo shopping. Nel contempo però, creerei anche delle rientranze laterali:
  1. in numero di 3 per il carico e scarico delle merci in rigorosi orari mattutini e pomeridiani, prima dell'apertura dei negozi; per la sosta di emergenza da parte di veicoli autorizzati nel restante orario commerciale e per il prelievo dei rifiuti raccolti in cassonetti a scomparsa nel suolo, in orario notturno (possibilmente alle prime ore del mattino onde evitare che gente o turisti a passeggio debbano sopportare fastidiosi olezzi);
  2. in numero di 2 per la fermata dei mezzi pubblici.
Garage Morelli e funicolari, renderebbero infine più appetibile una passeggiata per lo shopping che potrebbe così estendersi per una lunga area pedonalizzata, ossia da via Toledo fino a via dei Mille, passando per via Chiaia. Videosorveglianza attiva 24 ore su 24 e pattugliamento da parte delle forze dell'ordine, indispensabili alla sicurezza dei cittadini, si coniugherebbero bene con la "tolleranza zero" per la bancarella selvaggia. I venditori ambulanti (ma solo di alcuni prodotti caratteristici) provvisti invece di permessi temporanei rilasciati dalla Municipalità competente, potrebbero alla pari degli artisti di strada, operare all'interno di piccole aree attrezzate in maniera decorosa e piacevole alla vista.
Questa è la mia visione di una Napoli europea e moderna, protesa verso il futuro, che rifiuta definitivamente il ruolo di fanalino di coda.